lunghezza del percorso: 6km circa
difficoltà: MEDIA
Il Santuario del SS Salvatore è situato fuori dal paese. Eretto a 954 metri di altitudine s.l.m., sulla sommità di un monte isolato dal resto della catena montuosa dei Monti Picentini, domina tutta la vallata sottostante. Se si decide di partire a piedi il punto di partenza può essere nei pressi della cascata della Lavandaia;
La cascata della Lavandaia
Già presente al tempo della realizzazione dell’omonimo ponte (I secolo a.C.), sottoposta a lavori di rifacimento nel XV secolo per alimentare il mulino voluto dai cittadini che, attivo fino agli anni cinquanta del XX secolo, è oggi allo stato di rudere.
È abitudine dei montellesi residenti e che vivono all’estero, ma anche di molti pellegrini provenienti dai paesi della provincia, raggiungere il santuario a piedi in particolare nel periodo del pellegrinaggio.
L’ICONOGRAFIA DEL SS. SALVATORE
L’iconografia del Salvatore è quella del Gesù della Trasfigurazione, che nella rappresentazione popolare ha assunto le sembianze di Gesù giovinetto. Avendo papa Callisto III istituito nel 1467 la festa della Trasfigurazione, da celebrarsi il 6 agosto di ogni anno “in ringraziamento per la vittoria riportata a Belgrado, il 6 agosto del 1456 dall’esercito cristiano contro i Turchi di Maometto II”, i montellesi trasferirono nella piccola chiesa la statua del Salvatore che darà il suo nome alla cappella medesima e al monte. Un trasferimento provvidenziale se, due secoli dopo, nel 1780, una iscrizione latina ammoniva: “E’ sacro, o viandante, questo luogo in cui Dio si è compiaciuto di abitare e di mostrare dappertutto la sua gloria con prodigi senza numero. Vieni, dunque, e adora”.
ORIGINI E TRADIZIONI DEI FESTEGGIAMENTI
Nel mese di maggio del 1780 il popolo volle ancora una volta che la miracolosa effige del Salvatore venisse portata in processione per le strade di Montella. Il 17 maggio si scese la statua e il 21, giorno della SS. Trinità, con la partecipazione del Vescovo, fu portata in processione per tutto l’abitato di Montella. E’ da allora, da quel mese di maggio del 1780, che ogni anno, nel giorno in cui ricorre la festività della SS. Trinità, si celebra anche la festa del SS. Salvatore nella Chiesa Madre di Montella. Nel 1879 fu festeggiato il centenario del miracolo dell’acqua e nel 1892 si inaugurò il monumento del Salvatore eretto in Piazza Bartoli, accanto al campanile. Per questa occasione la festa si protrasse per tre giorni e da allora è divenuta consuetudine festeggiare il Salvatore in paese per tre giorni.